martedì 30 agosto 2011

Esercizi per illusionisti

I prestigiatori misurano le proprie abilità attraverso un dogma secolare: “distrazione, diversivi e divisione”.

Distrazione: Dominique Strass-Kahn è stato liberato e prosciolto da ogni accusa. Diversivi: molta della stampa che lo aveva condannato si trova ora a riabilitarne il nome e le gesta, mentre ci Dividiamo intorno a quel potere mediatico che lo aveva condannato in modo duro e impietoso, ora trasformandolo in un soddisfatto martire del terzo millennio.

In realtà, chiedendo l’archiviazione del Caso il procuratore di NewYork ha riconosciuto che le ricostruzioni dei fatti portate dalla giovane Nafissatou Diallo non avrebbero permesso di convincere dodici giurati sulla sua buona fede al di là di ogni ragionevole dubbio. Nessuno quindi nega il rapporto sessuale o la sua possibile natura violenta, quanto piuttosto la credibilità del teste accusatore in un processo.

Distrazione: i calciatori scioperano e viene rinviata la prima giornata del campionato di calcio di serie A. Diversivi: riassumendo il senso delle affermazioni di pensatori più o meno illuminati: “c’è crisi, questa scelta non è rispettosa verso chi lavora”. Divisione: finiamo col discutere sui motivi di una scelta incomprensibile; sarà stata una protesta contro un possibile aumento delle tassazione dei loro ricchi compensi o piuttosto una ribellione intorno alla questione del trattamento dei cosiddetti “fuori rosa”?

Anche qui, ci scopriamo incantati a fissare una bolla di sapone: la tassa diventasse legge non potrebbe essere minimamente evasa dai giocatori che con contratti subordinati si troverebbero a pagare come chiunque altro, mentre l'annosa questione legata a gestione/trattamento dei fuori rosa, diventa così insormontabile solo perchè finisce per incidere sui continui, esasperati e spesso schizzofrenici trasferimenti di quel calcio mercato attraverso cui vivono giocatori, procuratori, direttori sportivi, uffici legali e la stessa federazione.

In fondo “l'arte principale del prestigiatore, più ancora che nel trucco, consiste nel deviare l'attenzione dello spettatore, nel fargli ricordare le cose in modo diverso da come in realtà sono avvenute”.

lunedì 22 agosto 2011

Cercasi Protagonisti

Ci sono storie che si serbano nella memoria, alcune colpiscono, magari altre si vorrebbero dimenticare, e poi ci sono quelle scomparse, trascurate, aggiustate e riadattate. Chissà come serberemo questi mesi nelle pagine della storia.

A nessuno sarà sfuggito come grandi e piccole narrazioni accompagnino le nostre esistenze, poco importa come le registreremo, come entrino nelle nostre vite, tuttavia esse finiscono per riempire il nostro tempo con cui siamo chiamati abitualmente a confrontarci. Credo sia per questo che in ogni storia si affermano Protagonisti, più o meno significativi o lungimiranti, che con un potere straordinariamente misterioso leggono, adattano e piegano gli avvenimenti, insinuandosi e segnando un percorso che marchia le esistenze di molti altri.

Oggi, di fronte all’imperare della crisi finanziaria, alle rivoluzioni arabe, all’impotenza di sofisticati quanto cruciali sistemi democratici, personalmente sono alla ricerca di protagonisti in grado di segnare la nostra vita imprimendole uno slancio innovativo capace di scardinare sistemi, schemi, idee, ricominciando quell'inseguimento al benessere che si issa abitualmente a bene comune supremo. Fatico ad intravederne perché distrazioni e diversivi alimentano divisioni e pareri contrastanti, e pur non potendone fare a meno, finiscono per consegnarci una Storia sempre più arruffata ed indeterminata in cui sguazzano beatamente speculazioni, sfruttamenti e e frustrazioni.

In fondo è proprio come sostiene provocatoriamente Paul Krugman: se domani arrivassero gli alieni tutti i nostri problemi di oggi apparirebbero insignificanti perché nuove preoccupazioni ci costringerebbero a gestire nuove consapevolezze che guardandoci indietro scopriremmo essere state così proficue e cruciali.

E’ paradossale, ma siamo tutti coinvolti, con assoluta incoscienza riordiniamo di continuo le nostre priorità convinti di essere vittime di sistemi e trasformazioni di cui invece siamo artefici. Credo si sia un po’ tutti prigionieri del proprio egocentrismo, insicuri, soli, e spesso per questo privati della tranquillità spontanea che ci regala la frenetica quotidianità, dalla quale bisognerebbe ripartire per immaginare un nuovo protagonismo.

mercoledì 17 agosto 2011

Promemoria

Il nostro Tempo è ricco di menti creative, le cui invenzioni ci potrebbero facilitare la vita in modo considerevole. Attraversiamo i mari con l'energia e utilizziamo l'energia anche per liberare l'umanità da ogni spossante fatica muscolare. Abbiamo imparato a volare e siamo in grado di inviare messaggi e notizie per il mondo intero senza alcuna difficoltà grazie alle onde elettriche.

Tuttavia, la produzione e la distribuzione dei beni sono del tutto disorganizzate, tanto che siamo costretti a vivere tutti quanti nella paura di essere eliminati dal ciclo economico, soffrendo di conseguenza per mancanza di ogni cosa. Inoltre, a intervalli di tempo irregolari, popoli di differenti paesi si sterminano a vicenda così che anche per questa ragione chiunque pensi al futuro non può che vivere nella paura e nell'apprensione. La causa di ciò sta nel fatto che l'intelligenza e il carattere delle masse sono incomparabilmente inferiori all'intelligenza e al carattere dei pochi che producono qualcosa di prezioso per la società.

Confido che la posterità possa leggere queste mie asserzioni con un senso di orgoglio e di giustificata superiorità.

Albert Einstein (Messaggio ai posteri)

venerdì 5 agosto 2011

Obama 50

In questi giorni economicamente tumultuosi sui giornali ha trovato spazio il 50° compleanno di Obama. Il fatto è curioso, ma in fondo comprensibile: l’uomo nuovo della politica americana ed internazione deve lasciare alle spalle quella patina di novità che aveva accompagnato la sua candidatura alla Casa Bianca nel 2008, per suggerire agli elettori la sopraggiunta maturità.

Così dichiarazioni come, “Ho un po' più capelli grigi da quando ho iniziato questo lavoro, ma per il resto mi sento molto bene” o “Non sembro più molto giovane ma il nucleo del mio spirito è intatto” e ancora, “Sono abbastanza cresciuto per pensare di aver fatto errori a sufficienza che non ripeterò", assumono un valore del tutto particolare e lanciano la sua campagna per le elezioni del 2012.

Il pregevole tentativo di un rinnovamento non è una novità nella politica americana, ma è sorprendente come questo messaggio abbia trovato una diffusione così capillare, facendoci sentire partecipi di una scelta (quella del prossimo presidente) che non ci coinvolgerà direttamente ma che potrà avere ripercussioni importanti sulle nostre vite.

Improponibile è un paragone con la situazione italiana, dove il compleanno del Presidente del Consiglio è solo un'occasione per organizzare un festino in qualche privè, alimentando l’ipocrisia e la disillusione che da un po’ di tempo dominino il sistema politico ed economico. Mi conforta, però, vedere come vi siano ancora persone che percepiscono il peso delle proprie responsabilità, a cui non si sottraggono nemmeno nei momenti più difficili, cercando inesorabilmente una soluzione come sulla crisi del debito.

Sono certo che queste persone vi siano anche tra noi, solo meriterebbero maggiore visibilità: non abbiamo bisogno di un Obama italiano, ma di persone che dimostrino di compiere gli anni con la stessa serietà.

Cortocircuito

Alla fine dunque ci siamo. Assisto impotente ad un appiattimento culturale per me inverosimile. I fatti di Genova me lo mostrano crudamen...