venerdì 13 gennaio 2012

La forza della leggenda

L’altro giorno ero in auto e alla radio passavano una di quelle notizie insensate che ti tengono compagnia mentre affronti il quotidiano traffico di fine giornata. 
Gesù ha vissuto tra 15 e i 30 anni in Giappone per poi tornarvi a seguito della crocifissione del fratello minore, sacrificatosi per proteggerlo, e vivere nel paese del sol levante fino a 106 anni.
Questa Storia che molti sospettano essere solo pubblicitaria pare avere riscontri storiografici in alcuni documenti giapponesi di più di 1500 anni, ma se provate a cercare qualche altra informazione con google, vedrete apparire i commenti più strani ed incredibili.
Ciascuno dice la sua, in un indistinto vociferare che alla fine non può che farti sorridere, e pensare a quanto semplice sia diventato diffondere una storia e trasformarla in leggenda.
 
Questa storia, vera o falsa che sia, ha finito per convincere più di qualcuno e far parlare di se. La curiosità alimenta la leggenda e con un pizzico di verità contribuisce a creare quel alone di mistero che conferisce credibilità a tutta la vicenda.
Questa strategia è talmente diffusa e consolidata che anche Attilio Befera, presidente dell’Agenzia dell’Entrate sembra averla messo in atto: i blitz a Cortina, i controlli selvaggi, i redditometri sicuri, le interviste rilasciate come veri propri proclami imperativi costruiscono l’immagine di una ineluttabile macchina alla quale è impossibile sfuggire.
Vorrei tanto che tutto ciò bastasse come deterrente, ma mentre il dubbio mi assale e mi chiedo se funzionerà, per le tv ed i giornali in città è arrivato un nuovo sceriffo: "Attila Befera". La leggenda continua…

martedì 3 gennaio 2012

Distrazione e Disordine


Ultimamente ho trascurato questo blog, non che mi mancassero spunti interessanti, ma più di tutto mi ha tradito quella voglia e quella dedizione che mi aveva accompagnato in questo percorso. Intendiamoci, non che fino ad ora abbia dovuto dedicarci molto tempo, ma abbastanza da farmi tentennare, da indirizzare la mia attenzione verso altre distrazioni. Questo blog era diventato troppo stabile ed ordinato per quelle che erano state le mie intenzioni fin dall'inizio.
Per qualcuno sarà da pazzi distrarsi in questo momento, ma io l'ho fatto, ho provato a confondermi, ad aspettare che ogni cosa imparasse ad andare magicamente al proprio posto, ad interessarmi di quella stabile continuità che più di qualcuno è convinto di vivere.


Vi confesso che questo giochino ha funzionato davvero male, così eccomi di nuovo a respirare gas instabili, a riflettere su paradossi ed intuizioni.Ho capito che ogni distrazione poteva benissimo entrare qui dentro, così ho adattato questo layout perché credo potrà sostenere e raccogliere più efficacemente le distrazioni che più mi attraggano, quel disordinatissimo ordine che da sempre da forma alle mie giornate e che mi aveva suggerito di respirare Ozono.

Cortocircuito

Alla fine dunque ci siamo. Assisto impotente ad un appiattimento culturale per me inverosimile. I fatti di Genova me lo mostrano crudamen...