domenica 9 dicembre 2012

Privilegio

Giunge veloce il tempo del voto, e sembra scontato che molti (probabilmente troppi) questa voltà non parteciperanno. Di quelli che parteciperanno si sa solo che lo faranno sospinti dall'idea che sia giusto cercare quel rinnovamento capace di mettersi alle spalle la "vecchia politica". Tecnici, primarie, parlamentiadi,  sono solo gli strumenti che istituzioni, partiti e movimenti sembrano adottare per convicerci che qualcosa presto cambierà in meglio.
Il meglio in democrazia ha sempre troppe faccie, e visti questi tempi che cerchiamo faticosamente di superare, tanti destineranno la propria scheda al Movimento 5 stelle con la sincera convizione che prima di tutto sarà bene ripartire da persone oneste, meglio se con delle idee. La visione è semplice, pulita, leale ed addirittura vincente se ogni  sondaggio posiziona M5S almeno al 18%.
In questo caso idee e persone continauno a contare davvero poco, finiamo per accontentarci di una rappresentanza costruita con giudizio e radicatà onestà, lontani da quel doppiofondo in cui la politica si rifugiava ogni qualvolta fosse chiamata a svolgere il propro ruolo, tutti convinti che indicando cittadini in grado di privarsi di quella cosa che chiamiamo privilegio tutto cambierà.
Tutto giusto, ma la cosa mi intristisce lo stesso perchè finisce per connotare negativamente il privilegio, dimenticandone la parte nobile che si nasconde dietro anni di abusi ed inganni: la responsabilità.

Cortocircuito

Alla fine dunque ci siamo. Assisto impotente ad un appiattimento culturale per me inverosimile. I fatti di Genova me lo mostrano crudamen...