martedì 13 settembre 2011

Settembre


Mi scuserà Papa Gregorio XIII ma sono sempre più convinto che settembre sia il primo mese dell’anno. E’ evidente che in questo particolare periodo in cui le giornate si accorciano freneticamente, le temperature si incamminano verso il freddo, la gente riprenda quel naturale ritmo vitale che l’estate ci aveva in ogni modo invitato a trascurare.

Così a settembre ri-iniziano i grandi avvenimenti, il mondo sembra riappropriarsi di quei ritmi dimenticati per immergersi in una tempesta di date, eventi, e azioni. La scuola, il lavoro, le strade, lo sport, la tv, i quotidiani, la vendemmia, i treni, i tram, le palestre, i cinema, e perfino la politica si muovono verso un nuovo inizio, una nuova stagione di cambiamenti e trasformazioni.
Credo ci si confronti con uno spartiacque che ogni 12 mesi ci inganna, e ci invita fare bilanci  rispetto a ciò che è stato e ciò che potrà essere in un vortice di pensieri, preoccupazioni ed idee.

Quindi realizzo che questi tempi non sono così diversi da ieri, e che in fondo è affascinante rifugiarsi nella convinzione di poter cambiare ogni cosa lanciandosi verso in un nuovo inizio, lottando strenuamente affinché sia diverso dal precedente e contemporaneamente non rischi di diventarne una volgare imitazione, sempre alla ricerca di opportunità in cui riconoscere il valore del nostro passato.

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