domenica 19 agosto 2018

Cortocircuito

Alla fine dunque ci siamo. Assisto impotente ad un appiattimento culturale per me inverosimile. I fatti di Genova me lo mostrano crudamente. Schiacciati sul presente siamo incapaci di capire che gli antagonisti di questa assurda vicenda siamo prima di tutto "noi" (non i politici, non gli imprenditori), noi comunità di cittadini italiani con le nostre scelte ed il nostro modo di costruire priorità. Dimentichiamo perché le autostrade sono state privatizzate, dimentichiamo la sete di denaro dello Stato, dimentichiamo che siamo sempre stati Noi ad avvallare la costruzione di quel ponte, dimentichiamo di guardarci allo specchio e riconoscere nel nostro egoismo il vero colpevole. Preferiamo alleggerire la coscienza additando colpevoli. Fermarci lì e riverberare pensieri di file di improvvisati quanto fieri ingegneri, medici, e avvocati promotori di soluzioni estemporanee figlie dell'italica arte di arrangiarsi. 
Resto con un senso di inferiorità, una sensazione di arretramento culturale dove valori come comunità, merito, scienza, vengono soppiantate da individualismo, fede e assolutismo, dove tutti sono convinti di poter far tutto, meglio degli altri. Mi chiedo cosa sarà di me o di quanti non si arrenderanno alla semplice evidenza dei sensi, alla superficiale quanto ingannevole evidenza dei fatti.

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